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Résumé :

Riassunto : Un inventario di 14 manoscritti donati dal vescovo di Zante e Cefalonia Baldassare Maria Remondini ai pontefici Clemente XII e Benedetto XIV si conserva nel manoscritto 631 (31.D.17.2) della Biblioteca Civica di Bassano del Grappa. L’inventario è autografo e fa parte di una considerevole mole di materiale archivistico e librario, raccolto a fine Settecento dall’erudito Giambattista Roberti, il canonico Marcantonio Gregorina e lo stampatore Giuseppe Remondini, con l’intento della pubblicazione di un memoriale biografico del vescovo e dell’edizione dell’intero corpus delle sue opere. Nel presente studio si pubblica l’inventario dei manoscritti donati da Remondini ai due pontefici e si propongono delle identificazioni della maggior parte di essi con manoscritti che entrarono a far parte della Biblioteca Vaticana durante il Settecento. Si constata che questi manoscritti provenivano principalmente dal Mediterraneo Orientale, teatro delle attività di diverse missioni cattoliche, che dimostravano un vivo interesse per la tradizione cristiana orientale, mentre approcciavano le popolazioni locali con l’intento di proselitismo. Parole chiave : Baldassare Maria Remondini. Isole Ionie. Manoscritti greci. Biblioteca Vaticana Abstract : An inventory of 14 manuscripts donated by the bishop of Zakynthos and Cephalonia Baldassare Maria Remondini to Popes Clement XII and Benedict XIV is part of the manuscript 631 (31.D.17.2) in the Biblioteca Civica in Bassano del Grappa. The inventory is autograph and is part of a considerable amount of archival and book material, collected at the end of the 18th century by scholar Giambattista Roberti, canon Marcantonio Gregorina and printer Giuseppe Remondini, with the intention of printing a biographical memoir of the bishop and the entire corpus of his works. The present study publishes the inventory of the manuscripts donated by Remondini to the two pontiffs and proposes identifications of most of them with manuscripts that became part of the Vatican Library during the 18th century. It is noticed that these manuscripts came mainly from the Eastern Mediterranean, where various Catholic missions were active, which had a keen interest in the Eastern Christian tradition while approaching local populations with the intent of proselytising.