Résumé :
[= Διαυγὲς ἀγλάϊσμα τῆς Καλαβρίας. Studi in onore di Santo Lucà I, a cura di Donatella Bucca, Francesco D’Aiuto, Mario Re]
Nel 2019 Elliot Daniel Mason ha discusso a Londra una tesi di dottorato dedicata all’edizione della Metafrasi della Scala paradisi di Giovanni Climaco ad opera di Matteo Blastaris scoperta e identificata da Pantelis B. Paschos nel codice Thessaloniki, Μονὴ Βλατάδων 25 (XV sec.), manoscritto che sembra peraltro aver subìto danni in diversi punti. Dell’opera, tuttavia, esiste un testimone più antico – pressoché contemporaneo all’autore —, ovvero il codice olim Μονὴ Κοσινίτσης 73, ora Sofija, Naucˇen centa˘r za slavjano-vizantijski proucˇvanija «Ivan Dujcˇev», gr. 255 (an. 1365-1375 ca.), che permetterà di allestire in futuro su basi più solide un’edizione critica del testo. Questo manoscritto presenta una raccolta di testi ascetici molto prossima a quella dei ff. 129v-153r del codice Wien, Österreichische Nationalbibliothek, Theol. gr. 140. Quest’ultimo testimone, però, tramanda il testo «non metafrasato» della Scala paradisi. Potrà forse valere la pena, allora, che il futuro editore della Metafrasi studi attentamente il testo del Vindobonensis per verificare se Matteo Blastaris non abbia utilizzato come modello per il suo lavoro un codice che potrebbe esser stato imparentato, più o meno alla lontana, col Vindobonensis.