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Résumé :

[= Διαυγὲς ἀγλάϊσμα τῆς Καλαβρίας. Studi in onore di Santo Lucà I, a cura di Donatella Bucca, Francesco D’Aiuto, Mario Re] La versio brevior del Dialogo di Timoteo e Aquila (CPG 7794), edita nel 2000 da Lawrence L. Lahey, ci è nota grazie a due soli manoscritti, databili non prima del XII secolo e copiati in Italia meridionale. Questa particolare redazione del Dialogo dipende, peraltro, da un ramo della tradizione dell’opera all’interno del quale molti testimoni sono originari della medesima regione, e perciò, sebbene l’ambiente d’origine di questa riscrittura non possa ancora essere determinato con certezza, pare molto probabile che esso si situi nell’Italia del Sud. L’autore della versio brevior, ad ogni buon conto, non sembra esser stato un gran letterato; si può rilevare, in ogni caso, che impiega fonti posteriori all’inizio del IX secolo.