Résumé :
La breve professione di fede intitolata De Trinitate (CPG 2296) e attribuita a torto ad Atanasio di Alessandria, ma verisimilmente più tarda, risulta, anche a un’analisi superficiale, un passo estrapolato da un’opera più ampia. L’explicit, infatti, rivela chiaramente che il breve componimento è parte di un insieme più grande, strutturato in più sezioni. Il codice Paris, Bibliothèque nationale de France, gr. 1630 trasmette un’anonima sintesi dogmatica intitolata Breuis instructio de natura et fide, che ingloba nella parte centrale Trin., che a sua volta risulta esserne un lacerto estrapolato e collocato all’interno dell’antologia dogmatica che lo trasmette (Paris, Bibliothèque nationale de France, gr. 2745). Sebbene Breuis instructio sia già stata pubblicata nel xvii secolo da Étienne Le Moyne, ci sembra utile offrire una nuova edizione critica del testo, che tenga anche conto della convergenza dei due manoscritti nella parte centrale dell’operetta. A corredo la traduzione italiana del testo e il tentativo di collocazione dell’opera tra gli inediti di Giovanni Damasceno o più probabilmente come redazione di un testo di natura scolastica in dipendenza dai suoi scritti.