Résumé :
L’attività di copia di Leone «supplice», operoso in Calabria nell’XI secolo, è stata recentemente portata alla luce grazie all’identificazione della sua mano in diversi manufatti. Quest’articolo mette in evidenza il suo ruolo speciale nella trasmissione d’un testo prefatorio al Tetravangelo che consta essenzialmente di un estratto di Ireneo di Lione relativo al Vangelo tetramorfo. Fatto eccezionale nel panorama dei testi introduttivi giuntici nei manoscritti greci dei Vangeli, tale prefazione, trasmessa da sei testimoni dell’Italia meridionale e della Sicilia (secc. XI-XII), si presenta in cinque forme sostanzialmente diverse, tre delle quali si chiudono con l’identificazione geronimiana dei Quattro Viventi con gli evangelisti, come è tradizione nel mondo latino. L’esame di queste riscritture, e dei manoscritti stessi, corrobora le conclusioni di Irmgard Hutter circa l’attività filologica di Leone, e permette di ipotizzare altri testimoni perduti di questo stesso testo prefatorio, che diremo «italogreco», in due manoscritti acefali: uno di mano di Leone, il cui testo potrebbe essersi conservato riprodotto in un manoscritto siciliano, e un altro che condivide con la tradizione «non-leonina» una lista di miracoli, anch’essa molto rara.